ARCICONFRATERNITA DI MARIA SS. DEL ROSARIO E SAN GIOVANNI BATTISTA

L’Arciconfraternita di Maria SS. del Rosario e San Giovanni Battista è l’associazione più antica, ancora attiva, senza soluzione di continuità nell’arco di quattro secoli, presente nella città di Vibo Valentia. Inferiore di qualche anno è quella di "Gesù, Maria e Giuseppe", tutt’oggi operativa.
L’Arciconfraternita sotto il titolo di Maria SS. del Rosario e San Giovanni Battista in Monteleone, oggi Vibo Valentia è stata istituita nel XVI secolo, secondo alcune fonti precisamente nel 1571, dopo la fondazione del convento dell’Ordine dei Predicatori (domenicani), che zelarono il culto alla Vergine del Rosario e la preghiera con la corona mariana, promuovendo un po’ dovunque l’erezione delle omonime confraternite.
Probabilmente è da collegarsi con la più antica confraternita che gestiva la cappella e l’ospedale di Sant’Antonio di Vienne, «extra muros Montisleonis», siti nello stesso luogo dove nel 1543 venne costruito il convento dei padri domenicani. Aveva le stesse regole dell’Arciconfraternita della Minerva in Roma, la quale stabiliva la nomina del priore, sotto priore e procuratore.
Con certezza la confraternita era attiva nell’anno 1615 presso la chiesa del convento domenicano, oggi auditorium del “Valentianum”, in un libro di contabilità dello stesso convento è annotato che in quell’anno «la confratria del Santissimo Rosario aveva versato la contribuzione annuale di 28,00 ducati, e la stessa somma risulta pagata nei mesi di settembre 1634 e di ottobre 1636» (A.Tripodi).
Nel 1729 un furto sacrilego privò la statua della Madonna e del Bambino delle due corone d’argento, comprese le suppellettili dell’altare, e dalla sacrestia fu asportata un’altra statua della Madonna con veste e corona.
Il pio sodalizio ottenne il regio assenso il 9 ottobre 1756 e con bolla pontificia del 28 dicembre 1832 fu insignita del titolo di arciconfraternita. Per via dei fatti che seguirono al terremoto del 1783 e al sequestro dei beni degli ordini religiosi stabilito dalla Cassa Sacra, nel 1810 dovette abbandonare la primitiva chiesa e passò ad officiare nella artistica e antica chiesa di San Francesco d’Assisi, attigua al soppresso convento dei frati conventuali, la quale assunse il nome di chiesa del Rosario o della confraternita del Rosario.
Il 4 ottobre 1919, alla presenza del vescovo Paolo Albera, furono inaugurate due lapidi apposte sulla facciata del tempio: una che ricorda le origini della confraternita, l’altra in memoria dei fratelli caduti nella guerra mondiale del 1915-1918. Nella prima leggiamo:«Questa Arciconfraternita/ fondata nel MCCCLXV sotto il patronato/ di S. Antonio di Vienna/ Nel MDLXXI/ a memoria della gloriosa battaglia di Lepanto/ intitolata a Maria SS. del Rosario/ e a San Giovanni Battista/ Ebbe sede nel vetusto tempio di San Domenico/ E in qualche altra chiesa della città/ Nel MDCCCX passò in questo tempio/ già edificato nel MCCCXXXVII/ E dedicato a San Francesco d’Assisi».
L’Arciconfraternita gode della qualifica di Ente Ecclesiastico, già civilmente riconosciuto con Real Decreto del 2.12.1929.


 - Testo e foto tratti dal sito ufficiale della "Arciconfraternita di Maria SS. del Rosario e San Giovanni Battista".